La parola “Mandala” viene dal sanscrito e significa cerchio, ruota o anello magico. Nel corso della storia umana si incontra una tradizione millenaria trasversale a cui appartengono culture dislocate in tempi e spazi lontani ma accomunati dall’utilizzo del simbolo del mandala come opera d’arte oggettiva e cosmografia dell’essere. In Egitto, Persia, India, Messico e altri luoghi sono stati ritrovati questi disegni, studiati poi anche nella loro essenza e significato dal celebre psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, che ne ha individuato lo schema ricorrente di rappresentazione della coscienza umana, nella sua dimensione mentale, animica e spirituale.
Ora si parla sempre di più di Geometria Sacra ovvero di quell’insieme di codici che raffigurano le leggi dell’esistenza, del cosmo e della coscienza individuale.
All’interno di questo contesto, ispirata dalla ma formazione come architetto e dal mio amore per le strutture geometriche nello spazio, mi occupo oramai da anni dello studio e insegnamento di questa affascinante materia, conducendo percorsi individuali e gruppali per crescita personale e spirituale.
L’insegnamento e la pratica della geometria divina parte da due strumenti fondamentali:
- una riga, archetipo maschile
- un compasso, archetipo femminile.
Per questo nel dedicarsi quotidiano a questa passione è molto importante lavorare con un compasso adatto alla propria sensibilità e funzionale a una maggiore precisione possibile.
Un compasso adatto permette di migliorare i risultati nella individuazione di simboli e codici come il Fiore della vita, la stella Metatron e la Spirale Aurea, che richiedono un lavoro millimetrico e preciso, e soprattutto nella riproduzione di modelli di arte islamica che popolano le più affascinanti moschee di tutto il mondo.
Anche se potrebbe sembrare non evidente, il compasso aiuta a rinforzare l’autostima dei corsisti, che nei momenti di costruzione geometrica si affidano allo strumento quasi fosse un prolungamento del loro arto percependolo come un’appendice del loro corpo.
Un Mandala richiama alla simmetria e perfezione della forma, facilita un ordinamento della psiche, attiva la creatività e aiuta a meditare di forma attiva e introspettiva.
Per questo creo e dipingo Mandala personalizzati, esploro la forma pura ovvero il Cerchio. Creo sempre nuove combinazioni ed effetti visivi, anche nel colore e nella forma. Qualsiasi sia la tecnica del dipinto parto sempre dalla base di costruzione con la riga e il compasso.
Il Cerchio mi permette di viaggiare sulla proporzione e la forma senza bisogno d’altro che il mio compasso Aricci. ( articolo scritto per www.ariccicompassi.it)
Andreita